
Nel 2014, i Relais & Châteaux sono presenti in 64 paesi e raggruppano 520 strutture. 60 Routes du Bonheur, dalle 3 alle 5 tappe alberghiere, costellano il mondo.
Presenza sui supporti digitali gratuiti e disponibili in 6 lingue: iPad, iPhone, Android smartphone e tavolette Android.
Philippe Gombert

Prime Ville & Dimore di famiglia Relais & Châteaux.
1ª Cena dei Grandi Chef a Versailles: 60 Chef per 650 commensali.
Guy Martin, Grand Chef e Proprietario del Grand Véfour

Prime destinazioni verso l’Estonia, il Cile, il Perù, il Laos, lo Sri Lanka e Vanuatu.

I Relais & Châteaux sono presenti in 40 paesi.

Relais & Châteaux accoglie i suoi primi Relais & Châteaux negli USA, in Canada e in Giappone.
Jo Olivereau

L’1 gennaio 1975, i Châteaux-Hôtels, fondati nel 1962 da Raymond Thuilier e René Traversac, si associano coi Relais de Campagne e coi Relais Gourmands. Da tale fusione deriva l’associazione Relais & Châteaux che si apre ufficialmente agli albergatori e ai grandi chef desiderosi di vivere e di condividere coi loro ospiti un momento di armonia, una celebrazione dei sensi, un viaggio da leggenda.
Alain Rabier, fautore unitamente a Jo Olivereau del ravvicinamento tra Châteaux-Hôtels e Relais de Campagne.

Nel 1972, due figure emblematiche dell’Associazione, Jo Olivereau e Pierre Troisgros creano i Relais Gourmands e raggruppano gli Chef ambasciatori della gastronomia dell’epoca.
Pierre Troisgros

Nel 1960, Relais & Châteaux accoglie le sue prime strutture europee.

L’atto di nascita dei «Relais de Campagne» è datato 12 maggio 1954 al Chapon Fin di Thoissey, gestito da Paul Blanc, zio del Grand Chef Relais & Châteaux Georges Blanc.
Marcel Tilloy

Nel 1954, a Marcel Tilloy, organizzatore di spettacoli e proprietario della locanda La Cardinale, viene l’idea di presentare otto locande site tra Parigi e Nizza, fuori città, «dall’accoglienza perfetta, sistemate con eleganza secondo le esigenze dei nuovi tempi, con una buona tavola». Raggruppatesi sotto lo slogan «La Route du Bonheur», queste otto locande scriveranno il primo capitolo nella storia dell’Associazione sul tema dell’Arte del Vivere alla francese.